(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno da un certo difetto morale (il millantatore, l'importuno, il cinico, l'ipocrita ecc.), e infusi di quello spirito comico donde sorse la commedia ateniese.
Fu imitata in Francia da J. de la Bruyère (Les caractères, 1688) e in Italia da G. Gozzi nell'impostazione del periodico L'Osservatore veneto (1762).