Comune della Sardegna meridionale (145,5 km2 con 26.813 ab. nel 2020), già capoluogo (con Iglesias) della provincia di Carbonia-Iglesias, dal 2016 capoluogo della provincia del Sud Sardegna. È attraversata da due corsi d’acqua a carattere torrentizio: il rio Cannas e il rio Santu Milanu. Creata ex novo (1938), quando iniziò lo sfruttamento del bacino carbonifero del Sulcis, conserva l’aspetto caratteristico dei centri pionieri, con edifici uguali disposti in lunghe file simmetriche. A partire dal secondo dopoguerra registrò un progressivo declino, a causa della sempre minore competitività del carbone, fino alla definitiva chiusura delle miniere, che comportò una profonda crisi socio-demografica. A partire dai primi anni del 2000 si è registrato un aumento demografico e una crescita del settore dei servizi, anche se i tassi di disoccupazione sono ancora consistenti; si sta cercando di incentivare il turismo, indirizzandolo sull’archeologia industriale con la ristrutturazione delle vecchie miniere, come quella di Serbariu, per convertirle in musei.