Moneta coniata nel 1278 nella zecca di Napoli da Carlo I d’Angiò, in oro e in argento, con lo scudo bipartito di Francia e Gerusalemme sul recto e la scena dell’Annunciazione sul verso (ebbe perciò anche la denominazione di saluto). La moneta d’oro ebbe breve durata, mentre quella d’argento, attraverso varie modifiche (prima e più importante quella di Carlo II d’Angiò del 1303 che le procurò il nome di c. gigliato), divenne poi moneta di conto e fu emessa fino al 1860. Ebbe larghissima diffusione e fu imitata in Francia e in Oriente.