Giurista italiano (Torino 1937 - ivi 2019). Professore ordinario dal 1966, ha insegnato dal 1974 diritto penale nell'Università di Torino. Dal 1994 al 1998 è stato componente del Consiglio superiore della magistratura, di cui è stato vicepresidente dal 1996. Nel 1998 è stato nominato dal ministro di Grazia e Giustizia presidente della commissione ministeriale che nell'anno 2000 ha elaborato un progetto preliminare di riforma della parte generale del codice penale. Socio dell’Accademia Teatina delle Scienze, è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce all'ordine della Repubblica italiana. Ha esercitato la professione di avvocato penalista. Tra le opere principali: L'errore sulle scriminanti (1961); Difesa legittima e stato di necessità (1964); Responsabilità penale per i reati commessi col mezzo della stampa (1969); L'evasione fiscale: controllo e sanzioni (1980). Più recentemente ha pubblicato, con Guido Neppi Modona e Luciano Violante, Giustizia penale e poteri dello stato (2002).