Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, e con N. Poussin, nel 1650 esordì con la Natività (Roma, S. Giuseppe dei Falegnami) che attesta la sua adesione alla tendenza classicheggiante del tardo barocco romano. Protetto da Alessandro VII, lavorò prevalentemente a Roma dipingendo, con eleganza formale, grandi quadri d'altare (Visitazione, 1656, Santa Maria della Pace; Morte di s. Francesco Saverio, 1679, chiesa del Gesù; Gloria dei santi Ambrogio e Carlo, 1685-90, San Carlo al Corso), intensi ritratti (Maria Maddalena Rospigliosi, Louvre; Andrea Sacchi, Prado; Cardinale Antonio Barberini, Roma, Galleria naz. d'arte antica) e cicli di affreschi celebrativi (Trionfo della Clemenza, 1673, Roma, palazzo Altieri; Nascita di Venere, 1680, Frascati, villa Falconieri) caratterizzati dalla grandiosità dell'impianto compositivo e da armoniosi accordi cromatici.