Autore teatrale e critico drammatico (Verona 1910 - Milano 1991). Primario dell'Ospedale Psichiatrico di Verona, ma già critico de L'Arena, lasciò la medicina alla fine degli anni Quaranta per dedicarsi al teatro e alla televisione: dal 1952 fu, accanto a S. Pugliese, uno dei creatori della televisione italiana, di cui dal 1954 diresse il settore prosa e musica. Critico de La Notte (1965-77), fu autore fecondo e originale: i suoi drammi (Giuditta, 1950; Processo agli innocenti, 1950; Lavinia fra i dannati, 1959) sono esemplari di un teatro di grande sottigliezza intellettuale e di forte tensione morale, mentre le commedie migliori (Non c'è pace per l'antico fauno, 1952; Narcisi e mamme, 1963) rivelano un drammaturgo spregiudicato e corrosivo nel ritrarre un paese in trasformazione. L'ultimo suo successo è stato Nerone (1981).