CEFISO (Κηϕισός, Cephīsus)
Nome di due fiumi della Grecia, uno dell'Attica e uno della Beozia. Il Cefiso d'Attica attraversa la pianura d'Atene, raccogliendo le acque di tutto il sistema montuoso circostante, dall'Egaleo al Parnete, e dal Pentelico all'Imetto; dei due rami di cui è formato uno nasce nella regione di Buiáti, l'altro, il maggiore, è il fiume di Kephissía che, sgorgato dalla sorgente S. Giorgio nella gola del Pentelico chiamata Kokkinarãs, si riunisce all'altro ramo verso l'altezza di Menídi, probabilmente a questo secondo ramo era attribuito in antico il nome di Cefiso. Il fiume quindi si versa nella pianura attica; di qui le sue acque vengono detratte in innumerevoli canali per l'irrigazione, come già descrive Sofocle nell'Edipo a Colono: e da questo punto anche non è più rintracciabile un letto sicuro del fiume. Il letto antico è forse identificabile con la vena d'acqua odierna che scorre a occidente della cappella di S. Sabas; di qui originariamente si dirigeva verso il Pireo, nel cui golfo sboccava, e donde è stato deviato verso la baia del Falero per la costruzione del grande porto moderno. La strada da Atene al Pireo, come pure le Lunghe Mura, tagliavano dunque il suo corso; al punto d'incrocio doveva esistere un santuario, probabilmente in forma di boschetto sacro, dedicato a C. e ad altre divinità. Il fiume nel suo corso inferiore, oggi come anche nell'antichità, è per la maggior parte dell'anno asciutto.
Il Cefiso di Beozia, ora volgarmente Mavronéri, nasce ai piedi del Parnaso, da più fonti, di cui le più importanti presso l'annca città di Lilea. Nelle vicinanze di Dadí piega ad E., attraversa la Focide e poi, arricchito dell'abbondante sorgente di Mavronéri presso la stretta di Parapotámioi, la Beozia, dove immette nel lago Copaide (v.), ora quasi totalmente prosciugato.
Bibl.: Sui resti del santuario di C. in Attica vedi Staïs, in 'Αρχ 'Εϕημερίς, 1909, pag. 240 segg.