Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra lingua (1601; di cui è continuazione ed esemplificazione il Trattato degli articoli e di alcune particelle della volgar lingua, 1601) e Le origini della volgar toscana favella (1604): opere notevoli perché in esse il C. (sviluppando intuizioni già presenti in C. Tolomei, che egli cita come suo maestro) precorre la moderna concezione della derivazione delle lingue romanze dal latino volgare e della coesistenza in esse d'uno strato dotto accanto a uno strato popolare, e determina le leggi fonetiche per cui le vocali latine passano nelle corrispondenti toscane. Postumo fu pubblicato un Trattato degli idiomi toscani (1721).