cera
A lezione dalle maestre api
Le cere sono materiali sintetici o naturali caratterizzati da un basso punto di fusione. Passano cioè dallo stato solido a quello liquido anche a temperature relativamente basse. Questo permette di utilizzarle per molti impieghi, dalle candele ai cosmetici. La cera più nota è quella prodotta dalle api, ma ne esistono molte altre, ricavate, per esempio, dal grasso della lana, dalle foglie e dal fusto degli alberi e dal petrolio
Le cere possono avere un'origine animale, vegetale, minerale o sintetica. In pratica si indicano con questo termine tutti quei materiali che per consistenza e punto di fusione hanno caratteristiche simili alle cere d'api. Da un punto di vista chimico, le cere sono prodotte facendo reagire degli alcoli con acidi grassi, sostanze acide organiche di origine animale o vegetale.
Le api producono la cera servendosi del miele e di altre sostanze ricche di zuccheri, le quali, indurendosi a contatto con l'aria, forniscono l'intelaiatura con cui sono costruite le celle esagonali dell'alveare. Normalmente, un alveare produce circa 1 kg di cera all'anno. A temperatura ambiente la cera d'api è già dura, mentre se viene raffreddata diventa fragile. Questo tipo di cera è usato ancora oggi per produrre candele, ma anche per realizzare pomate in ambito farmaceutico o cosmetico.
Un'altra sostanza utilizzata frequentemente, almeno fino a quando si praticava la caccia intensiva alle balene, era lo spermaceti, ed era raccolta da alcune cavità presenti nella testa dei capodogli.
Le cere vegetali sono invece estratte scaldando alcune piante in un bagno di acqua. Tra le piante che producono queste sostanze vi sono la canapa, il cotone, il lino e anche la canna da zucchero. Le piante producono queste sostanze come strumento di difesa dagli insetti.
Le cere minerali sono estratte direttamente da depositi di idrocarburi, ossia dai depositi geologici che contengono petrolio o gas naturale.
Tutte le cere sono formate da molecole contenenti atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno, sono sia liquide sia solide, possono avere differenti colori e caratteristiche particolari. In alcuni casi, per esempio, possono essere idrorepellenti, cioè rendono impermeabili i tessuti su cui vengono spalmate. In altri casi, invece, presentano un coefficiente d'attrito estremamente basso: ciò vuol dire che agevolano lo scorrimento di un materiale solido su un altro. Sono spalmate, per esempio, sugli sci o sui pattini delle slitte per aumentare la velocità di scivolamento. È sufficiente modificare gli additivi aggiunti alle differenti cere per cambiarne le proprietà.
Le cere sono utilizzate nei modi più svariati: non solo per fabbricare candele, ma anche come lubrificanti, per lucidare i pavimenti e nella preparazione di alcune carte per pacchi. Uno degli usi più particolari delle cere è la realizzazione di statue che ritraggono personaggi famosi, raccolte, per l'appunto, nei musei delle cere: il più famoso è quello di Madame Tussaud a Londra.
Tra due candele identiche, realizzate con la stessa cera e delle medesime dimensioni, ma una di colore bianco e una nera, si consumerà prima quella più scura. Il motivo è che il calore sprigionato dalla candela favorisce la reazione di combustione. Ora, una candela di colore bianco disperde più facilmente il calore derivato dalla sua fiamma rispetto a quella nera. Questa differenza fa sì che la temperatura di quest'ultima sia leggermente più elevata e che quindi la candela scura si consumi più velocemente.