Guerriglieri (serbocr. četnici) delle bande armate (četa «banda») formatesi nei Balcani per combattere i Turchi. Costituitosi nel 1918 il regno iugoslavo, il movimento popolare spontaneo divenne istituzione di Stato, tendente a garantire nel paese l’egemonia della nazionalità serba. Durante la Seconda guerra mondiale, l’organizzazione si suddivise nei cosiddetti c. ‘legali’, aderenti al governo di M. Nedić (collaboratore dei Tedeschi), e in una formazione che si riunì intorno a D. Mihajlović per combattere gli occupanti, ma entrò in conflitto con i partigiani di Tito. Durante la guerra civile del 1991, il termine è stato ripreso per indicare i membri delle milizie irregolari nazionaliste serbe.