Lo studio della natura chimica del terreno e delle sue relazioni con la vita e lo sviluppo delle piante che su di esso crescono. Trova la sua base nella teoria (I. Liebig) che ritiene i mezzi nutritivi di tutte le piante verdi rappresentati da sostanze inorganiche (acqua, anidride carbonica, ammoniaca, acido fosforico, calce, potassa ecc.) e che ebbe come conseguenza l’introduzione dei concimi come mezzo per accrescere la fertilità del terreno.
Tappe fondamentali della chimica a. sono rappresentate dagli studi sull’assimilazione dell’azoto atmosferico, che fu riconosciuta come dovuta all’azione di batteri presenti nel terreno e viventi in simbiosi con alcuni tipi di piante, e da quelli sulle trasformazioni dei concimi nel terreno e sul meccanismo della loro assimilazione; gli studi sul terreno agrario hanno permesso di stabilire l’importanza nei riguardi della fertilità del potere assorbente del terreno e delle proprietà di scambio dei suoi costituenti nei confronti degli ioni presenti naturalmente o perché smaltiti sul suolo.