Ciad
Stato dell’Africa occid., situato a E del Lago Ciad (in via di prosciugamento); include una metà settentr. semidesertica (islamizzata e in parte arabofona) e un Centro-Sud agricolo più densamente popolato, cristiano, animista e musulmano. La capitale è N’Djamena. Sede dal 9° sec. del regno del Kanem, fu dominato dal 13° dal Kanem-Bornu, islamizzante. Nel Seicento si affermarono i regni musulmani di Wadai e Baguirmi e, nel tardo 19° sec., si impose l’avventuriero Rabeh Zubair. Occupato dai francesi, parte dell’Africa equatoriale francese (1910), il C. fu Stato autonomo nel 1958 e indipendente nel 1960, sotto la presidenza di F. Tombalbaye, merid. e filofrancese, in un contesto di contrapposizione col Nord islamico. Le ribellioni di G. Oueddei e H. Habré avviarono nel 1965 una guerra civile e una cronica instabilità fazionale, con ripetuti interventi francesi e libici. F. Malloum depose Tombalbaye nel 1975 e nel 1978 Oueddei assunse la presidenza, ponendo fine all’egemonia meridionale. Sostenuto dalla Libia, fronteggiò Habré, che però prese il potere con l’appoggio francese (1982) e, nel 1987, riuscì a espellere le forze libiche (anche con aiuto degli USA). Nel 1990 Habré fu deposto da Idriss Déby, poi confermato presidente (1996) in elezioni multipartitiche (le prime in C.) e rieletto nel 2001. Una ribellione infuriò nel Nord nel 1998-2003 e di nuovo nel 2006, collegata coi conflitti dei vicini Darfur sudanese e Repubblica Centrafricana, complicata dal fatto che il C. è divenuto un Paese produttore di petrolio. Nel 2008 i ribelli giunsero ad attaccare la capitale.