In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione nel quale l’apice dell’asse primario cessa a un certo punto il suo accrescimento, ossia si esaurisce o con la produzione di un fiore o di un’infiorescenza oppure per il disseccamento e caduta della gemma apicale: viene quindi sorpassato dai suoi assi secondari o rami, i quali a loro volta si ramificano nello stesso modo. A seconda del numero dei rami sottostanti all’apice, si distingue una c. multipara (o politomia, pleiocasio, policasio) come nei rami fioriti di oleandro, nei quali sotto l’infiorescenza terminale si hanno 3 rami; una c. bipara (o falsa dicotomia, c. dicotomica, dicasio), se ci sono 2 rami, come nel lillà, e una c. unipara (o monocasio), se il ramo è unico, come in vari alberi per es. l’olmo.
Infiorescenza a c. Il tipo corrispondente d’infiorescenza, nella quale al posto dei rami vegetativi si hanno rami fioriferi o peduncoli fiorali (dicasio, monocasio, policasio).
C. elicoide (o bostrice) Infiorescenza a c. unipara, nella quale gli assi successivi sono dallo stesso lato e obliqui rispetto a quello di origine tipica dell’iperico.