cirenàici Seguaci del filosofo greco Aristippo di Cirene (ca. 435 - 366 a.C.). Tale movimento filosofico, di derivazione socratica e sofistica, riteneva che il bene coincidesse con il desiderabile e il piacevole, e il piacere (edonè) fosse il fine dell'azione. Nell'ambito di tale edonismo, tuttavia, i c. miravano all'autarchìa, ossia al dominio di sé pur nell'appagamento del desiderio. I c. concordavano con i cinici nella svalutazione di ogni realtà diversa dall'interesse individuale e nel disinteresse per il problema religioso, che giunse all'ateismo di Teodoro (4°-3° sec. a.C.) e al razionalismo di Evemero da Messina.