Tolomeo, Claudio
L’astronomo che privilegiò la Terra
Claudio Tolomeo è l’astronomo che nel 2° secolo d.C. ha ideato il sistema geocentrico, in cui la Terra si trova immobile, al centro del cosmo, ed è il punto di riferimento attorno a cui ruotano il Sole e tutti gli altri pianeti. Oltre che astronomo, Tolomeo è stato anche un importante geografo e matematico
Di Claudio Tolomeo, astronomo, geografo e matematico antico non conosciamo molto, fuorché il nome mezzo greco, Tolomeo, e mezzo latino, Claudio. Dalle sue osservazioni astronomiche possiamo concludere che è vissuto nel 2° secolo d.C., probabilmente ad Alessandria d’Egitto – all’epoca un fiorente centro culturale –, ma null’altro. Sulla celebrità del sistema cosmologico di Tolomeo, invece, non ci sono dubbi. Per più di un millennio questa teoria astronomica – indicata come geocentrica perché mette la Terra al centro dell’Universo – ha fatto dibattere gli astronomi e influito profondamente sulla visione del mondo attribuendo al nostro pianeta (e di riflesso anche a noi, esseri umani) una posizione privilegiata. Ma per giustificare i movimenti del Sole e dei pianeti allora conosciuti il sistema tolemaico risultava una teoria davvero complicata dal punto di vista matematico e questo suo difetto era solo in parte compensato dall’accuratezza – almeno per l’epoca – dei risultati che permetteva di ottenere. Tuttavia bisognò attendere il 16° secolo perché cominciasse ad affermarsi, pur tra mille difficoltà, un modello alternativo, più semplice, detto eliocentrico perché poneva al centro dell’Universo il Sole – che è ancor oggi il più diffuso per descrivere il Sistema Solare. Il modello copernicano – così chiamato dal nome del suo ideatore, l’astronomo polacco Nicola Copernico – è meno complicato di quello tolemaico ma non si può dire che quest’ultimo fosse sbagliato dal punto di vista puramente cinematico, cioè dell’osservazione dei movimenti. Le differenze dipendono solo dal punto di vista scelto. Tolomeo adotta un sistema di riferimento solidale con la Terra, che così risulta ferma, mentre Copernico prende come riferimento il Sole.
Tolomeo descrive il suo sistema dell’Universo in un trattato in lingua greca composto da tredici libri – che raccolgono le conoscenze astronomiche dell’epoca – intitolato Grande raccolta matematica di astronomia, oggi perduto. Conosciamo invece la sua versione araba, tradotta in latino durante il Medioevo, con il titolo Almagesti (termine formato dall’articolo arabo al «il» e dal superlativo di origine greca magisti «grandissimo»), da cui deriva il titolo attuale, Almagesto. Nel trattato Tolomeo riprende le teorie cosmologiche di Aristotele e fa tesoro dei dati raccolti dagli astronomi che lo hanno preceduto, come il greco Ipparco; descrive la Terra, di forma sferica, fissa al centro dell’Universo mentre attorno a essa orbitano, su traiettorie circolari, gli altri corpi del Sistema Solare conosciuti. Sfere e circonferenze sono per Tolomeo forme perfette e l’astronomo giustifica le traiettorie, in alcuni casi molto irregolari, dei pianeti e i cambiamenti delle loro dimensioni apparenti e della luminosità, facendo ricorso a numerosi artifici matematici. Eccetto il Sole, che percorre con moto uniforme il proprio cerchio, detto deferente, secondo Tolomeo tutti gli altri corpi celesti si muovono su cerchi, gli epicicli, che a loro volta si spostano sui relativi deferenti. Nell’Almagesto Tolomeo non si limita a esporre le teorie astronomiche, ma presenta anche strategie di calcolo per determinare la posizione dei corpi celesti. Le tavole astronomiche così ottenute sono rimaste in vigore per secoli, fino a che l’epoca delle esplorazioni geografiche non ha reso necessari dati più precisi.
Oltre che alle carte del cielo, la fama di Tolomeo si lega anche al suo interesse per la geografia. Nel trattato Introduzione geografica lo scienziato fa il punto delle conoscenze a lui contemporanee in questo settore; le informazioni riportate da autori precedenti vengono arricchite con i dati raccolti dai viaggiatori che hanno raggiunto territori sconosciuti. Nella introduzione al testo, Tolomeo propone due diversi sistemi di proiezione geografica per rappresentare la Terra – non si sa se corredati effettivamente da mappe – e fornisce istruzioni per costruire la carta del mondo allora noto, poco più di un quarto dell’effettivo globo terrestre.