Fenomeno morboso, sintomo fondamentale della nevrosi ossessiva, caratterizzato da una rappresentazione mentale non intenzionale (e come tale riconosciuta), che resiste ai tentativi d’inibizione. Le formazioni di valore sintomatico implicano permanenza ed esclusività, con difficoltà di ogni sorta sul piano della decisione e dell’azione. Un esempio tipico è dato dagli scrupoli in forma esasperata. Secondo la psicanalisi, la c. a ripetere tende a ripristinare esperienze passate vissute dall’individuo come particolarmente gratificanti, creando fenomeni di regressione e di fissazione.
In meccanica, si dice che è in stato di c. elastica un solido elastico che presenti una distribuzione interna di tensioni, anche se non sottoposto a sollecitazioni esterne, dovuta a vincoli, a connessioni forzate, a variazioni di temperatura, a fenomeni di presa e di indurimento ecc. Stati di c. possono accrescere la resistenza dei corpi (per es., nel cemento armato precompresso o nei vetri temperati) o anche comprometterla talmente da produrre la rottura spontanea (acciai sottoposti a tempra non appropriata ecc.).