Nome comune dell’erba annua della famiglia Cucurbitacee (Citrullus vulgaris; v. fig.) e del suo frutto, detto anche con variante regionale anguria. La pianta ha fusto ramoso, prostrato, con grandi cirri semplici, foglie a contorno cuoriforme, profondamente divise, fiori monoici a corolla gialla. Il frutto è una falsa bacca (peponide) globosa (diametro fino a 40 cm, talvolta di oltre 20 kg) o ellissoidale, liscia, verde o con strisce chiare, con buccia relativamente sottile e polpa zuccherina rinfrescante, bianca nella parte più esterna, rossa o, di rado, giallastra nel resto; semi numerosi, di colori diversi: nero, bianco, rosso, bruno ecc. Originario dell’Africa, il c. è coltivato in tutto il mondo in numerose varietà, distinte in base alla precocità, alla forma e al colore del frutto.
C. asinino Erba perenne (Ecballium elaterium), chiamata anche elaterio o sputaveleno, delle Cucurbitacee, comune nei luoghi ruderali della regione mediterranea. È tutta scabra, compreso il frutto, che somiglia a un piccolo cetriolo e alla maturità si stacca dal peduncolo lanciando con violenza un succo amaro e i numerosi semi. Tale succo drastico e irritante era usato in medicina come emetico.