Organo assiale epigeo delle piante legnose, che collega l’apparato radicale agli apparati fotosintetici e riproduttivi. Può variare in altezza da pochi cm in alcuni arbusti nani, a più di 100 m in alcuni alberi (sequoia, eucalipto), e fino a 300 in alcune palme sarmentose delle foreste tropicali. Se all’estremità superiore del f. non vi sono ramificazioni, questo viene detto stipite.
L’inizio dello sviluppo del f. non si differenzia da quello del caule, ben presto si distinguono una struttura primaria e una secondaria. La prima, costituita dai tessuti che si differenziano dalle cellule prodotte dai meristemi apicali, presenta in una sezione trasversale tre regioni anatomiche: l’epidermide, la corteccia e la stele. L’epidermide, formata da un solo strato di cellule, riveste completamente il f., la corteccia risulta di tessuti parenchimatici e sclerenchimatici ed è di vario spessore; la stele contiene, circondati da parenchimi e sclerenchimi, i fasci vascolari, la cui costituzione e distribuzione varia secondo il gruppo sistematico. Nelle Gimnosperme e nelle Dicotiledoni vi è, con rare eccezioni, una cerchia unica di fasci collaterali aperti, provvisti di cambio; nelle Monocotiledoni sono presenti molti fasci collaterali chiusi, cioè privi di cambio, distribuiti apparentemente senza ordine; nelle Pteridofite si hanno altre disposizioni. Soltanto nella stele dei due primi gruppi, dove è presente il cambio, si sviluppa una struttura secondaria con formazione di libro (o corteccia) secondario verso l’esterno e di legno secondario verso l’interno. Questo, che nelle regioni a stagioni alternate si presenta come tanti anelli ( anelli annuali o cerchie annuali o legnose), è il legno che si ricava da tanti alberi per i suoi svariati usi. Verso l’esterno del f. l’epidermide viene prima o poi sostituita dal sughero; mentre nei tronchi delle piante legnose forma la scorza (➔ corteccia).
È detto fusticino l’asse dell’embrione e della piantina germinata delle Fanerogame (chiamata anche caulicino); consta dell’ipo- e dell’epicotile, al limite tra queste due parti reca i cotiledoni e, all’apice, la piumetta, mentre dalla parte opposta l’ipocotile si continua nella radichetta. Il fusticino è spesso distinguibile già nell’embrione, e in certe piante a cotiledoni epigei (fagiolo, ricino) può raggiungere nella piantina germinata da poco una lunghezza di più di 10 cm. Si chiama fusticino anche l’asse del corpo dei Muschi, più propriamento detto caulidio.