Organo giurisdizionale e di consulenza giuridico-amministrativa con sede in Palermo. Si articola in due distinte sezioni, consultiva e giurisdizionale, ed è stato creato per ampliare ulteriormente l’autonomia della regione siciliana, facendo in modo, in particolare, che le funzioni giurisdizionali, altrimenti attribuite al Consiglio di Stato, vengano esercitate in loco. Ciò è riconfermato dalla composizione mista dell’organo, che, accanto a membri togati (magistrati del Consiglio di Stato), prevede la presenza di membri ‘laici’, designati dalla giunta regionale (non riconfermabili e in carica per 6 anni dalla data del giuramento).
In sede giurisdizionale, il Consiglio ha competenza per gli appelli avverso le decisioni del Tribunale amministrativo regionale siciliano e per i ricorsi, in unico grado, per i giudizi di ottemperanza di decisioni dello stesso Consiglio. In sede consultiva, è invece organo di consulenza giuridico-amministrativa della regione, individuandosi la competenza del Consiglio sulla base di una caratterizzazione ulteriore di ordine soggettivo, consistente nella provenienza regionale dell’attività che viene sottoposta a consulenza. In ogni caso, il carattere unitario del complesso costituito dal Consiglio in questione e dal Consiglio di Stato è rimarcato, in sede consultiva, dalla possibilità per il primo di deferire l’affare consultivo all’Adunanza generale del Consiglio di Stato in relazione a materie che incidono notevolmente sugli interessi generali dello Stato o su quelli di altre regioni e, in sede giurisdizionale, dalla facoltà di deferire il ricorso giurisdizionale all’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, in esatta corrispondenza con l’analoga facoltà delle altre sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato.
Appello. Diritto amministrativo