L’insieme delle manifestazioni culturali di opposizione ideologica (dette anche cultura alternativa), inizialmente proprie di gruppi emarginati, generalmente giovanili (beats, hippies, movimenti di contestazione ecc.), sviluppatesi a partire dagli anni Sessanta del Novecento con marcato carattere anticonformistico e con dichiarata avversione non solo alle manifestazioni della cultura ufficiale ma anche ad altri aspetti della vita e del costume della società (tra cui il consumismo e il progresso tecnologico). Si sono realizzate con la creazione e l’uso di un autonomo circuito comunicativo (giornali e periodici, case editrici ecc.) per la diffusione, tra l’altro, di principi e pratiche delle filosofie orientali, con produzioni artistiche (teatrali e cinematografiche d’avanguardia) o ricreative.