COSMA di Gerusalemme, San
Poeta liturgico bizantino del sec. VII. Fratello adottivo di S. Giovanni Damasceno, venne insieme con lui educato dal siciliano Cosma il vecchio, che il padre aveva riscattato dalla schiavitù dei Saraceni. Convisse con Giovanni nel famoso monastero di S. Saba sino alla sua nomina a vescovo di Maiuma nella Fenicia (743). Scrisse molti canoni (i libri liturgici ne conservano una ventina di certa attribuzione), grandemente ammirati dai Bizantini per la preziosità della lingua e l'artificio della forma. Imitatore di S. Gregorio Nazianzeno, ne commentò le poesie, attingendo molto al commento mitologico di Nonno abate. A sua volta le poesie di C., come quelle del Damasceno, ebbero commentatori: ad esempio, il poeta Teodoro Prodromo.
Edizioni: I canoni presso Migne, Patrol. Graeca, XCVIII, coll. 459-24: saggi presso Christ-Paranikas, Anthologia graeca carminum christianorum, Lipsia 1871, pp. 161-204. Il Commentario a Gregorio Nazianzeno, in Migne, Patrol. Graeca, XXXVIII, coll. 340-680.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, p. 674 seg.; O. Bardenhewer, Manuale di patrologia, III, Roma 1903, pp. 51-53; W. Weyh, Die Akrostichis in der byzantin. Kanonesdichtung, in Byzantinische Zeitschrift, XVII (1908), p. 10 segg.