• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

cotone

di Nicola Nosengo - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

cotone

Nicola Nosengo
Un tessuto dai mille usi

Dalla pianta del cotone si ottiene una fibra con cui si fanno sia tessuti per abiti sia rivestimenti per la casa. Il cotone, però, serve anche a realizzare corde, imballaggi, accessori medici, persino esplosivi. Per questo il cotone viene coltivato intensivamente in molte zone del mondo ed è al centro di una vasta industria

Tutto comincia da una pianta

Il cotone è la fibra naturale più utilizzata dall'uomo insieme alla lana, e si ottiene da una pianta, una delle poche che l'uomo coltiva intensivamente da secoli per scopi diversi da quelli alimentari. Il cotone viene coltivato in paesi dai climi caldi, in cui si alternano periodi di elevata umidità e altri molto aridi, necessari alla fase di maturazione. Le zone del mondo in cui si coltiva più cotone sono il Sud degli Stati Uniti, l'America Meridionale, l'Africa settentrionale e occidentale, l'Asia centrale. Il cotone è una pianta erbacea e la parte che ci interessa di più è il frutto: una capsula rivestita da peli lunghi fino a mezzo centimetro. Questi peli sono costituiti da cellulosa (quel composto di carbonio, idrogeno e ossigeno che forma le pareti delle cellule vegetali e che viene utilizzato anche per produrre la carta) praticamente pura, ed è da lì che si ottengono le fibre.

Gli Europei lo hanno scoperto tardi

In Asia e nell'America Meridionale, in particolare nei territori che oggi corrispondono all'India e al Perú, il cotone veniva coltivato già nell'antichità. Arrivò in Europa per la prima volta poco prima dell'anno Mille, portato in Sicilia dai Saraceni, ma ci vollero altri tre secoli prima che si diffondesse. Per molto tempo il cotone fu infatti considerato un prodotto d'importazione di lusso, come la seta, anche perché rispetto alla lana era decisamente più difficile da filare e tessere. L'importanza del cotone crebbe notevolmente dopo la scoperta dell'America. Qui gli Europei trovarono una antica tradizione di coltivazione e lavorazione del cotone in Messico, Perú, Brasile. Si trattava di specie locali, diverse da quelle asiatiche ormai conosciute nel Vecchio mondo. La coltivazione del cotone si diffuse nelle colonie francesi e britanniche dell'America Settentrionale, in quelli che oggi sono gli Stati Uniti meridionali, dove il clima e il terreno erano particolarmente favorevoli. L'invenzione della macchina sgranatrice o gin (1792) abbassò molto il costo di produzione e fece sì che gli Stati compresi tra l'Atlantico e la valle del Mississippi si coprissero di piantagioni di cotone. Questa macchina estraeva dal seme le fibre necessarie a produrre i tessuti, ma qualcuno doveva sempre fare il duro lavoro di raccogliere i semi dalle piante. Alla raccolta del cotone è legata, in America, la storia dello schiavitù. È proprio per lavorare nei campi di cotone che, per secoli, milioni di uomini e donne furono fatti schiavi in Africa e trasportati in America, in particolare nelle regioni del Sud.

Tessuti, ma non solo

Quando poi furono inventati il telaio meccanico e la macchina a vapore, anche lavorare il cotone, oltre che raccoglierlo, diventò molto più veloce ed economico. Così quella del cotone diventò una vera e propria industria, come è tuttora. Oggi, almeno negli Stati Uniti, la raccolta del cotone si effettua quasi esclusivamente grazie a macchine raccoglitrici. Dopo la raccolta, i semi passano nella macchina sgranatrice, che elimina foglie, polvere, terra e separa la fibra, che viene raccolta in grandi balle, dalle quali un'altra macchina ricava segmenti di fibra lunghi qualche centimetro. Questi vengono poi raccolti e arrotolati per formare fili, che possono essere usati per ottenere tessuti. Oggi il cotone è, tra le fibre naturali, quella con il costo di produzione più basso e per questo è quella più usata. Inoltre, rispetto alla lana, trattiene meno il calore, quindi può essere usato per fabbricare abiti adatti alle stagioni calde. Oltre che per i tessuti, il cotone viene impiegato anche per corde, imballaggi, nastri trasportatori. La sua fibra permette di produrre il cotone idrofilo e l'ovatta. I semi possono essere usati per ottenere olio per usi alimentari. Non solo, ma dalla cellulosa di cotone, trattata con composti di azoto chiamati nitrati, si possono ottenere addirittura esplosivi come il fulmicotone. Insomma, è il caso di dire che del cotone non si butta via niente.

Vedi anche
piantagione Superficie agricola più o meno estesa nella quale sono praticate colture fortemente specializzate, generalmente destinate all’esportazione o alla trasformazione. Dall’agricoltura di p. si ricava un numero di prodotti limitato, con specializzazioni monocolturali specie nella zona intertropicale (banane, ... seme Botanica Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle Gimnosperme sono liberi. Il s. è il risultato dei processi successivi alla fecondazione (nelle Gimnosperme ... pelo Ciascuna delle formazioni filiformi di sostanza cornea, della pelle dell’uomo e degli altri Mammiferi. Per analogia, formazione del tessuto epidermico nei vegetali. Anatomia fig. 1I p. sono formazioni caratteristiche della pelle dei Mammiferi (fig. 1); hanno sul corpo una tipica distribuzione, che ... Africa continentiUno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo. Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. cominciò a essere considerata un continente a parte solo a partire dal 4° sec. a.C. Più tardi, ...
Categorie
  • INDUSTRIA TESSILE in Industria
  • SISTEMATICA E FITONIMI in Botanica
Tag
  • SCOPERTA DELL'AMERICA
  • AMERICA MERIDIONALE
  • MACCHINA A VAPORE
  • COTONE IDROFILO
  • ASIA CENTRALE
Altri risultati per cotone
  • cotone
    Dizionario di Storia (2010)
    Pianta del genere Gossypium, con semi rivestiti da peli che sono utilizzati come materia tessile. La coltivazione del c. è antichissima e pare abbia avuto origine indipendente in diversi punti della Terra. Il paese di più remota coltivazione sembra essere l’India, da cui si diffuse in altri paesi dell’Asia, ...
  • cotone
    Enciclopedia on line
    Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile. Caratteri botanici Le specie spontanee di Gossypium sono suffrutici o frutici, alte 1-4 m; le forme coltivate sono anche annue. Tutte ...
  • COTONE
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    La produzione mondiale di c. è caratterizzata, come molti dei prodotti di base, da oscillazioni marcate e irregolari, pur continuando a progredire con ritmi simili a quelli degli anni 1945-60. Questa irregolarità di offerta è solo in parte conseguente a eventi climatici, essendo il mercato molto influenzato ...
  • COTONE
    Enciclopedia Italiana (1931)
    (dall'arabo quṭn; fr. coton; sp. algodón; ted. Baumwolle; ingl. cotton). Sommario. - Botanica: Generalità (p. 676); Sistematica dei cotoni (p. 678); Coltivazione: Storia (p. 679); La coltivazione nei diversi paesi (p. 680); Metodi di coltura (p. 683); Raccolta (p. 684); Malattie e cause nemiche (p. ...
Vocabolario
cotóne
cotone cotóne s. m. [dall’arabo quṭun]. – 1. Nome di varie specie di piante del genere Gossypium, della famiglia malvacee, nonché dei peli che rivestono i semi, dai quali si ottiene una fibra tessile naturale largamente usata nel mondo....
cotonóso
cotonoso cotonóso agg. [der. di cotone]. – Che contiene molto cotone; di aspetto simile al cotone; coperto di peluria come il cotone: un tessuto c.; vecchiardi dalla barba cotonosa (E. Cecchi); un poco d’erba ... formava una peluria trasparente,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali