In fisica, parametro limite (per es. un estremo di integrazione) che si introduce in una teoria per prevenire l’insorgere di una divergenza. In una teoria accettabile, o il c. ha una chiara origine fisica oppure deve rappresentare un puro artificio di calcolo e la dipendenza dal c. deve cancellarsi nei risultati significativi. Per es., quando si sommano le eccitazioni elementari in un cristallo, il c. sulle lunghezze d’onda minime ammissibili corrisponde al fatto che non ha senso considerare lunghezze d’onda minori della spaziatura del reticolo.