Tecnica di lavorazione artistica dei metalli (così chiamata da Damasco, grosso centro di produzione). Diffusa in Europa tra 5° e 7° sec., soprattutto nella fabbricazione di lame, originariamente era ottenuta dalla saldatura di lamine metalliche di diversa cromia che nella elaborazione del manufatto creava effetti decorativi policromi sulla superficie. In seguito tale effetto si ottenne artificialmente con una tecnica simile all’agemina, incidendo la superficie del metallo di base con sottili solchi paralleli, o rendendola scabra con una lima, e battendo nelle asperità o nei solchi così ottenuti fili o fogli d’oro o d’argento.