Uomo politico irlandese (Carhen House, Kerry, 1775 - Genova 1847). Cattolico, avvocato, si batté per abolire il decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra (1800), promosse l'emancipazione dei cattolici, ma fu contrario a ogni iniziativa rivoluzionaria da parte di nazionalisti e indipendentisti di sinistra. Sindaco di Dublino (1841-43), fu arrestato (1844) per la sua attività politica.
Nel 1789 O' C. si trasferì in Francia nel collegio irlandese di Douai, che dovette lasciare nel 1792, in piena rivoluzione francese, i cui sanguinosi episodi lasciarono in lui quel così vivo orrore del sangue che contraddistinse la sua azione politica durante tutta la vita. Dedicatosi agli studi di diritto, nel 1798 fece la sua prima difesa e nel 1800 parlò per la prima volta innanzi a un'assemblea politica in un comizio riunitosi per deprecare la minacciata unione dell'Irlanda con l'Inghilterra: queste due occupazioni, la forense e la politica, assorbirono con vece assidua tutta la sua vita. Si mise giovanissimo in vista nel movimento contro l'unione con l'Inghilterra; realizzata l'unione (1800), contribuì a creare la Catholic Association, col compito di far propaganda in tutta l'Irlanda per l'emancipazione dei cattolici. Eletto (1828) deputato per la contea di Clare, si alleò ai whigs, e contribuì notevolmente al Catholic relief bill (1829) che dava ai cattolici il libero accesso alle cariche militari e civili, salvo il vicereame d'Irlanda e il cancellierato sia d'Inghilterra sia d'Irlanda. Dopo questo trionfo dovuto alla sua instancabile azione O' C. fece il suo ingresso nel parlamento, il 4 febbraio 1830. Ma i suoi rapporti con i whigs furono turbati dal movimento dei cattolici irlandesi contro il pagamento delle decime alla Chiesa ufficiale. Tornati al governo i tories con R. Peel, O'C. si oppose violentemente, a capo della Loyal national repeal association, da lui stesso fondata (1840) e che aveva come scopo l'abolizione del decreto di unione dell'Irlanda all'Inghilterra, alla politica di Peel, il quale aveva già fatto approvare una disposizione che, togliendo il diritto di voto ai possessori di rendite inferiori a 40 scellini, riduceva l'elettorato irlandese. Sindaco di Dublino (1841-43), intraprese una serie di viaggi e conferenze di propaganda per tutto il paese, che gli costarono l'arresto e tre mesi di reclusione (1844). Contrario a ogni iniziativa rivoluzionaria, non volle seguire nella rivolta alle misure repressive i nazionalisti di sinistra, che, riuniti nell'associazione La Giovane Irlanda, si separavano (1846) clamorosamente da lui. Logorato da tante fatiche, partì allora per Roma, ma morì in viaggio.Il suo corpo fu seppellito a Dublino con esequie quasi regali e il cuore si conserva a Roma nella chiesa di S. Agata dei Goti, donata da Pio IX al Collegio irlandese.