Gaglianone, Daniele. - Regista cinematografico italiano (n. Ancona 1966). Torinese d’adozione, nel 1991 si è laureato in Storia e critica del cinema presso l’Università di Torino. Negli anni Novanta ha collaborato all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e girato diversi cortometraggi di fiction e documentari. Nel 1998 ha partecipato alla stesura della sceneggiatura e lavorato come assistente alla regia per il film Così ridevano di G. Amelio, Leone d’Oro alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Docente di Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione presso il Politecnico di Torino dal 2009). Ha diretto il lungometraggio I nostri anni (2001), seguito da Nemmeno il destino (2004), e dopo Alle soglie della sera (2005) ha girato il documentario sulla guerra civile in Bosnia Rata nece biti! (La guerra non ci sarà) che gli è valso il David di Donatello 2009. Tra i suoi lungometraggi principali si ricordano Pietro (2010), Ruggine (2011, tratto dall’omonimo romanzo di S. Massaron), La mia classe (2013), Dove bisogna stare (2019) e Il tempo rimasto (2021); qui come nella maggior parte delle produzioni di G. ricorrono spesso temi legati a memoria e marginalità. Attivo in campo teatrale, ha presentato con il gruppo Buio Fuori alcuni spettacoli ispirati ai lavori dello scrittore M. Lowry, come In qualunque modo questa guerra finisca (2007).