Prodotti di idrolisi parziale dell’amido così denominati dai chimici J.-B. Biot e J.-F. Persoz, perché le loro soluzioni acquose hanno proprietà destrogire. Hanno formula generale (C6H10O5)n; possono presentare vari gradi di idratazione; a seconda che il processo di scissione dell’amido risulti più o meno spinto, si hanno d. di varia grandezza molecolare (acro-d., amilo-d., eritro-d. ecc.) che si colorano diversamente con lo iodio (dal viola-azzurro al rosso-bruno, al diminuire del peso molecolare); solo le d. più degradate riducono il liquido di Fehling. Le d. si presentano sotto forma di sostanze amorfe, colloidali, di colore da bianco a giallo, di sapore dolciastro, solubili in acqua, insolubili in alcol; si preparano dalle sostanze amidacee per torrefazione a 160-180 °C, o per idrolisi con acidi minerali diluiti o a mezzo di diastasi del malto.
Le d. si impiegano largamente nell’apprettatura dei tessuti, nella preparazione di colle, per ispessire paste coloranti ecc. Nell’industria farmaceutica, le d. ciclizzate (ciclodestrine) vengono utilizzate nella preparazione di farmaci a rilascio controllato. In campo alimentare le d. bianche o gialle, ottenute dall’amido per trattamento termico, effettuato essenzialmente a secco in presenza di acido cloridrico e acido fosforico, trovano impiego in pasticceria per creme e prodotti da forno, in confetteria per pastiglie e prodotti gommosi.