dichiarazióne dei diritti Documento contenente l'enunciazione dei principi fondamentali della libertà politica e civile dell'uomo.
Gli esempi più antichi possono essere rintracciati nelle chartae libertatum ("carta delle libertà") dell'età comunale, cioè nell'elenco delle 'libertà' formalmente concesse dal signore feudale, ma in realtà pattuite con la popolazione soggetta. Esempi celebri sono offerti dalla storia inglese, a cominciare dalla Magna charta libertatum imposta dai prelati e dalla nobiltà al re Giovanni Senzaterra (1215); da ricordare anche la Petition of rights (1628), l'Habeas corpus act (1679) e soprattutto il Bill of rights (1689), accettato da Guglielmo d'Orange all'atto di ricevere la corona dal Parlamento.
È nel Bill of rights americano (1789), apposto alla Costituzione degli Stati Uniti, e nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, varata dall'Assemblea costituente francese nel 1789 e premessa alla Costituzione del 1791, che i diritti di libertà e di uguaglianza furono riconosciuti, sulla scorta del giusnaturalismo, come "diritti naturali, essenziali e inalienabili" che ogni uomo porta con sé come membro di una società: di qui la loro superiorità nei confronti delle istituzioni positive e il dovere che lo Stato ha di tutelarli.
Nelle costituzioni successive, abbandonata la tecnica di premettere dichiarazioni generali e astratte, i diritti umani sono stati formulati in disposizioni più concrete e puntuali, tali da essere ritenute di efficacia immediatamente precettiva (come accade nella Costituzione italiana del 1948).
Nel 20° sec., specie dopo la Seconda guerra mondiale, è soprattutto ad atti di diritto internazionale, in particolare a talune dichiarazioni sottoscritte dagli Stati membri della comunità internazionale, che si affidano il riconoscimento e la protezione dei diritti umani. Si pensi in primo luogo alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (1948) adottata dall'Assemblea generale dell'ONU. Anche in sede regionale si sono creati dispositivi atti al riconoscimento e alla tutela dei diritti umani (per es. la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, adottata a Roma nel 1950, poi più volte aggiornata e inserita nei nuovi trattati costitutivi dell'Unione Europea). Nell'ambito dell'UE, i diritti umani sono stati inseriti nel Trattato di Maastricht (1992), rafforzati da quello di Amsterdam (1997) ed enfatizzati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000).