• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Diocleziano

di Tommaso Gnoli - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

Diocleziano

Tommaso Gnoli

Il difensore delle antiche tradizioni romane

L'imperatore Diocleziano, vissuto tra 3° e 4° secolo, ebbe altissimo il senso dello Stato e lottò tutta la vita per difendere istituzioni e strutture sociali ormai in crisi. Proprio la strenua difesa di quel mondo e il caparbio rifiuto dei nuovi valori produssero l'immagine fortemente negativa che di lui ci hanno trasmesso le fonti

La crisi dell'impero

Gaio Aurelio Valerio Diocleziano nacque nella regione illirica (Dalmazia) nel 247 e morì presso l'odierna Spalato, a Salona, nel 313, dopo aver abdicato al trono imperiale nel 305. Di umili origini, Diocleziano raggiunse il potere in un momento molto difficile per l'Impero, proprio mentre il mondo romano si trovava sottoposto a fortissime pressioni sia esterne, con le minacce delle popolazioni barbariche, sia interne, con una profonda crisi economica che dilaniava la società romana. Il decennio precedente alla sua salita al trono imperiale era stato infatti contraddistinto dall'avvicendarsi al trono imperiale di una lunga serie di imperatori, tutti finiti vittime di omicidi.

Acclamato imperatore dalle truppe il 17 novembre del 284, Diocleziano giustiziò l'autore dell'ultimo di questi omicidi, Arrio Apro, accusato dell'assassinio dell'imperatore Numeriano.

Diocleziano si rese immediatamente conto che un solo imperatore non poteva più governare uno Stato immenso qual era l'Impero Romano. Decise, pertanto, di affiancarsi un collega, Massimiano, che venne elevato al rango di Augusto, cioè di imperatore, già al principio del 286. Costui aveva lo stesso potere di Diocleziano ma un po' meno autorità: la preminenza di Diocleziano era testimoniata dall'epiteto Giovio, mentre Massimiano venne appellato solamente Erculio. Diocleziano si era riservato l'incarico di difendere l'Oriente, mentre a Massimiano era stato affidato l'Occidente: questa suddivisione permise di controllare a Oriente i minacciosi Persiani, mentre a Occidente consentì la sconfitta di pericolosi ribelli.

La tetrarchia

Per risolvere il problema della successione imperiale, che negli anni di crisi precedenti il suo impero aveva provocato sempre gravissimi problemi, Diocleziano ideò un sistema successorio piuttosto complicato che, alla prova dei fatti, fallì miseramente. I due Augusti dovevano scegliersi ognuno un successore, designato con il titolo di Cesare; alla morte degli Augusti i Cesari sarebbero dovuti subentrare nel potere, scegliendosi a loro volta altri Cesari. Poiché in questo modo il potere imperiale si divideva tra quattro persone ‒ i due Augusti e i due Cesari, appunto ‒, questo sistema si chiamò tetrarchia (in greco "potere diviso in quattro"). Così, nel 293, Diocleziano come Cesare scelse Galerio, mentre Massimiano scelse Costanzo Cloro.

Nel 305 Diocleziano, ormai stanco, decise che era venuto il tempo di abdicare e di passare il comando al suo Cesare, costringendo Massimiano a fare altrettanto. I due nuovi Augusti scelsero a loro volta immediatamente due nuovi Cesari, secondo lo schema tetrarchico. Tuttavia, soprattutto la scelta da parte di Costanzo Cloro del nobile Severo fu destinata a creare scontento. Il risultato fu che, in seguito alle abdicazioni del 305, seguì un lungo periodo di guerre civili, con addirittura sei imperatori contemporaneamente in campo. Da questa situazione, alla fine, emerse vittoriosa la figura del figlio di Costanzo Cloro, Costantino I il Grande.

L'opera di riforma

Quella della tetrarchia non fu l'unica riforma di Diocleziano. Poiché egli prese il potere in un'età di forte crisi, tutta la sua azione fu mirata a restituire allo Stato il suo antico splendore, attraverso provvedimenti molto conservatori. In questo quadro si colloca la grande persecuzione che egli scatenò contro il cristianesimo e il manicheismo nel 303. La restaurazione del potere di Roma non poteva fare a meno anche della restaurazione dei culti pagani sempre più minacciati.

Ai confini la difesa dello Stato prese la forma di grandi opere di fortificazione; fu anche stabilita una diversa organizzazione e dislocazione dell'esercito, che venne massicciamente utilizzato per la guardia dei confini. Sul piano economico e fiscale la crisi che infuriava nell'Impero venne fronteggiata con un calmiere dei prezzi che venne emesso nel 301, e tramite una grandiosa riforma fiscale che colpiva i contadini in proporzione alla terra che avevano da coltivare: quest'ultima riforma ebbe un'importanza economica e sociale straordinaria.

Vedi anche
detto il Grande Costantino I imperatore Costantino I (lat. Flavius Valerius Constantinus) imperatore, detto il Grande. - Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu acclamato imperatore ... Massimiano (lat. M. Aurelius Valerius Maximianus). - Imperatore romano (n. tra il 240 e il 250 - m. 310) dal 286 al 305 e poi dal 307 al 308 d. C. Nacque da umile famiglia vicino a Sirmio in Pannonia. Militò con Diocleziano; fu da lui scelto nel 285 come collaboratore, e mandato in Gallia col titolo di Cesare, ... Galèrio Massimiano Galèrio Massimiano (lat. C. Galerius Valerius Maximianus Augustus). - Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; sposò Valeria, figlia di Diocleziano. ... Costanzo I imperatore detto Cloro (dall'età bizantina) (lat. Flavius Constantius). - Imperatore romano (n. nell'Illirico, 250 circa - m. Eboraco 306); è il fondatore della dinastia dei secondi Flavî. Discendente da umile famiglia, verso il 289 d. Costanzo I imperatore detto Cloro divenne preside della Dalmazia e forse prefetto del pretorio ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
Tag
  • COSTANZO CLORO
  • IMPERO ROMANO
  • CRISTIANESIMO
  • COSTANTINO I
  • MANICHEISMO
Altri risultati per Diocleziano
  • Diocleziano, Gaio Aurelio Valerio
    Dizionario di Storia (2010)
    (C. Aurelius Valerius Diocletianus) Diocleziano, Gaio Aurelio Valerio (C. Aurelius Valerius Diocletianus) Imperatore romano dal 284 al 305 (forse Salona 243 ca.-ivi 313). Dopo una notevole carriera militare fu proclamato imperatore dagli ufficiali, a Nicomedia, allorché l’imperatore Numeriano fu ...
  • Diocleziano, Gaio Aurelio Valerio
    Enciclopedia on line
    Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante trasformazione politica e amministrativa dell'impero: instaurò il sistema tetrarchico, ...
  • DIOCLEZIANO, Gaio Aurelio Valerio
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Imperatore romano dal 284 al 305. Nacque in Dalmazia, forse in Salona, verso il 243 d. C. e militò giovanissimo nella Gallia, distinguendosi per valore e per attitudini al comando, che sviluppò alla scuola di Aureliano e di Probo, i quali lo fecero salire ai più alti gradi della milizia. Era capo della ...
Vocabolario
tetràrchico
tetrarchico tetràrchico agg. [dal gr. τετραρχικός, der. di τετράρχης: v. tetrarca] (pl. m. -ci). – Di tetrarca, della tetrarchia: il sistema t. di Diocleziano. ◆ Avv. tetrarchicaménte, in forma di tetrarchia.
ascrittìzio
ascrittizio ascrittìzio agg. e s. m. [dal lat. adscripticius, der. di adscribĕre «iscrivere, assegnare, registrare»]. – Nell’antica Roma, erano così chiamati i coloni che, al tempo dell’imperatore Diocleziano, erano legati in perpetuo,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali