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diplomazia

Dizionario di Storia (2010)
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diplomazia


Insieme dei procedimenti attraverso i quali uno Stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto internazionale (Stati esteri e altri enti con personalità internazionale). La storia della d., cioè dei processi attraverso i quali gli Stati regolano i rapporti reciproci, pur intrecciandosi con la storia della politica estera e dei trattati internazionali, mantiene una sua autonomia, rinnovata dall’accentuazione degli aspetti socio-culturali nei quali essa trova prevalentemente il suo contesto. La concezione della d., diffusa nel mondo intero sulla base della necessità di comporre conflitti e ottenere accordi militari e commerciali, nasce e si sviluppa in Europa. Dai rapporti tra le poleis dell’antica Grecia all’espansionismo romano nei confronti dei vari popoli, si forma la figura del legato, protetto da lasciapassare e da immunità, caratterizzato da un cerimoniale strettamente regolato, connotato da una retorica e un abbigliamento rituali e simbolici che rimarcano il rango del potere che egli rappresenta. Dopo la Pace di Lodi (1454), che raggiunge un difficile equilibrio tra i vari Stati regionali italiani, matura l’opportunità di costituire rappresentanze stabili presso le corti con il duplice obiettivo di avere un’informazione continua e di regolare sul nascere le divergenze. Si costituisce così un personale specializzato di provenienza aristocratica e di forte impronta umanistica (N. Machiavelli, F. Guicciardini, B. Castiglione), che spesso poi accede alle cariche istituzionali. Inoltre le relazioni e i dispacci degli ambasciatori costituiscono la base dell’informazione politica nell’Età moderna. Dall’Italia (dove pure si sviluppa in modo differenziato) questo sistema, a partire dal sec. 16°, si diffonde in Europa e si rafforzano, sulla base del principio di reciprocità, gli aspetti cerimoniali e di entretien legati alle ambasciate stabili presso le corti. L’attività diplomatica pontificia, attiva già nel Medioevo su scala planetaria nel contesto del potere universale, si inserisce in questo movimento con le nunziature apostoliche permanenti (con funzioni anche ecclesiastiche che provocano talvolta le reazioni degli Stati). Con la Pace di Vestfalia (Münster e Osnabrück, 1642-48) si esaurisce definitivamente l’idea di regolare i rapporti tra gli Stati sotto l’egida di un potere dinastico universalistico e cattolico. Il confronto tra potenze, divise anche dalla confessione religiosa, si orienta verso la costituzione di un sistema di Stati in Europa, regolato dalla nascente dottrina del diritto internazionale (jus gentium) espressa da A. Gentili e U. Grozio. I rapporti stabili tra le potenze e, in particolare, le conferenze di pace segnano, nei secoli successivi, la ricerca di un equilibrio internazionale, pur ridisegnando talora le carte politiche (Pace di Utrecht, 1713). Al Congresso di Vienna (1815) gli stessi sconfitti, i francesi, partecipano alla ridefinizione di tale equilibrio all’interno del «concerto europeo». Tra 19° e 20° sec., in un contesto in cui l’attività diplomatica, pur mantenendo una propria sfera di segretezza, è esposta all’opinione pubblica e al rapido sviluppo dei mezzi di comunicazione, tale ricerca dell’equilibrio è perseguita, insieme all’interesse del proprio Paese (non senza tensioni come accade a Versailles nel 1919), da un ceto diplomatico professionalizzato impegnato in una d. multilaterale. Quest’ultima, sviluppatasi in un primo tempo occasionalmente (come a Berlino nel 1878 in cui si discute anche dell’assetto coloniale dell’intero pianeta), diviene poi permanente attraverso organizzazioni come la Società delle nazioni e l’ONU o anche la Comunità economica europea, poi Unione Europea, con una diminuzione dell’importanza della tradizionale d. bilaterale e un’estensione dell’azione diplomatica dai settori politico-militari a settori diversi, dalla giustizia alle migrazioni, con una proliferazione di tali organizzazioni a livello mondiale.

Vedi anche
nunzio Nella diplomazia pontificia, collettore delle decime imposte dalla Chiesa; dopo il Concilio di Trento, legato pontificio preposto alla direzione di una nunziatura apostolica. È quindi il rappresentante attraverso il quale il romano pontefice esercita il diritto di legazione sia nella sua forma esterna, ... Organizzazione delle Nazioni Unite L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è un’unione di Stati a competenza generale e a vocazione universale, fondata nel 1945. Suoi obiettivi, elencati all’art. 1 della Carta delle Nazioni Unite, sono: mantenere la pace e la sicurezza internazionale (Sicurezza collettiva); sviluppare relazioni amichevoli ... cortigiano Figura della corte del Rinascimento, il cortigiano (gentiluomo esperto di lettere, diritto, armi e diplomazia) costituiva un consigliere e un collaboratore prezioso per il principe, della cui casa era infatti ospite. A tale figura e alle sue caratteristiche il letterato B. Castiglione, nel 1528, dedicò ... Giovanni Battista Re Ecclesiastico italiano (n. Borno 1934); sacerdote dal 1957, ha dapprima prestato servizio diplomatico nelle nunziature a Panama (1963-67) e in Iran (1967-71); nel 1971 è entrato nella Segreteria di Stato, della quale è stato assessore (1979-87). Nominato arcivescovo nel 1987, è stato segretario della ...
Categorie
  • TEMI GENERALI in Storia
  • DIRITTO COMUNITARIO E DIRITTO INTERNAZIONALE in Diritto
  • STORIA E FILOSOFIA DEL DIRITTO in Diritto
Altri risultati per diplomazia
  • diplomazia
    Enciclopedia on line
    L’insieme dei procedimenti attraverso cui uno Stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto internazionale (Stati esteri e altri enti con personalità internazionale), per contemperarne gli interessi in contrasto e favorire la reciproca collaborazione per la soddisfazione di comuni ...
  • Diplomazia
    Enciclopedia delle scienze sociali (1992)
    Sergio Romano Introduzione Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme dei procedimenti attraverso i quali uno Stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto ...
  • DIPLOMAZIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    L'evolversi della d. nel tempo - e in particolare nel corso di un quindicennio (1960-1975) - può considerarsi in un quadruplice aspetto: innanzitutto, intendendo la d. come metodo di condotta delle relazioni internazionali, nel senso, cioè, di metodo diplomatico; in secondo luogo, dando alla d. stessa ...
  • DIPLOMAZIA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    I più recenti sviluppi del diritto diplomatico e l'evoluzione della tecnica dei rapporti internazionali non hanno modificato il concetto tradizionale di d., intesa come metodo di azione internazionale e come complesso di organi preposti allo svolgimento dei rapporti fra gli stati. Intesa come metodo, ...
  • DIPLOMAZIA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) che a quest'arte dedicano la loro attività. Chi vuol farsi un'idea precisa della diplomazia, deve ...
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Vocabolario
diplomazìa
diplomazia diplomazìa s. f. [dal fr. diplomatie, der. di diplôme «diploma»]. – 1. L’arte di trattare, per conto dello stato, affari di politica internazionale. Più concretam., l’insieme dei procedimenti attraverso i quali uno stato mantiene...
commonitòrio
commonitorio commonitòrio s. m. [dal lat. tardo commonitorium, der. di commonere «avvertire, ricordare»]. – Nella diplomazia, istruzioni date dal governo a un ambasciatore.
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