(albanese Durrës) Città dell’Albania centrale (99.546 ab. nel 2001), situata all’estremità meridionale della dorsale dei Monti di D., su un’isola unita alla terraferma da due cordoni litoranei che racchiudono uno stagno. Il porto, il principale del paese, è ben riparato dai venti boreali, e affaccia sull’omonimo golfo dell’Adriatico. L’industria è attiva nei settori cantieristici, tessili, alimentari e nella lavorazione del tabacco. Stazione balneare. È capoluogo del distretto omonimo (455 km2 con 181.662 ab. nel 2001).
Fu fondata da Corinzi e Corciresi nel 626 a.C. con il nome di Epidamno, mutato dai Romani in quello di Dyrrachium. Nel tardo Impero, D. fu capitale dell’Epiro nuovo. Nel corso del tempo ha subito molte dominazioni: Bizantini, Normanni, Veneziani. Con la conquista dell’Italia meridionale da parte degli Angioini, la città dal 1272 al 1368 fu capitale del regno di Albania degli Angiò-Durazzo. Nel 1501 passò sotto il dominio turco, che si protrasse fino al 1914, quando, costituitasi l’Albania indipendente, il principe Guglielmo di Wied la eresse a capitale del principato.
Della città antica (anche se le fonti testimoniano l’esistenza di numerosi importanti monumenti) restano poche tracce, tra cui alcuni tratti della cinta romana restaurata dai Bizantini e una torre con iscrizione del despota di Epiro, Teodoro Angelo. Avanzi di mura antiche sono in località Porta Romana presso la città. Resti di colonne con capitelli corinzi vengono attribuiti al Capitolium.
Duchi di D. Capostipite della casa fu Giovanni d’Angiò, conte di Gravina (m. 1335). Da Giovanni nacquero Carlo (➔ Angiò, Carlo d’); Luigi, che, ribelle a Giovanna I, morì prigioniero nel 1362; Roberto, che cadde a Poitiers (1356) combattendo contro gli Inglesi. Da Luigi nacque Carlo III, che nel 1381 divenne re di Napoli. Da Carlo III nacquero Ladislao, re dal 1386 al 1414, e Giovanna II, regina dal 1414 al 1435, con la quale la casa si estinse.