Scrittore danese (Odense 1940 - m. 2005). Redattore della combattiva Politisk revue (1965-67), presente in tutte le lotte radicali, nel 1970 aggiunse al suo nome quello di Kløvedal, il paese degli elfi, in omaggio a Tolkien. Polemico e utopista, ha spaziato dall'analisi politica alla lirica epica, dal teatro alla canzone, alla critica militante (Sampekroniken "Cronache della spugnola", 3 voll., 1975). Tra le sue opere narrative: Hvem var Malatesta ("Chi era M.", 1969), dedicato all'anarchico italiano; Holger Danske ("Oggeri il Danese", 1970), con il quale inizia una personale rivisitazione del passato nazionale, culminata in Frederik, en folkebog om N. F. S. Grundtvigs tid og liv ("Federico, libro popolare sul tempo e la vita di N. F. S. G.", 1972). Animati da un vivace spirito nazionalista sono anche il romanzo storico Festen for Caecilien ("La festa di s. Cecilia", 1979), e il dramma Landet i våde ("Il paese alla deriva", 1989).