Storico e geografo greco (560 circa - 490 a. C.); ebbe parte importante nella rivolta degli Ioni contro la Persia (499-494). Le sue opere, di cui abbiamo scarsi resti, erano una descrizione della Terra (Περίοδος γῆς o Περιήγησις) in due libri, di cui il primo era dedicato all'Europa, il secondo all'Africa e all'Asia, e una trattazione delle genealogie mitiche (῾Iστορίαι, o Γενεαλογίαι, o ῾Hρωολογία) in quattro libri. L'opera geografica di E. è frutto dei suoi viaggi e, in parte, di fonti scritte (relazioni di viaggiatori e navigatori): era anche corredata da una tavola geografica (πίναξ) con le spiegazioni relative. L'opera genealogica, sebbene avesse minore fortuna dell'altra, è di gran lunga più importante: E. vi tenta un'interpretazione razionalistica di miti, tradizioni e credenze che, nella forma in cui sono narrati dai Greci, appaiono, a suo giudizio, risibili. Quasi sempre la sua interpretazione è essa stessa risibile: il che però non toglie importanza al tentativo di E., che è il primo a esercitare una certa critica sui dati tradizionali della mitologia e della storia.