Nome con cui si è tradizionalmente indicato in Occidente l’attuale Iran e in taluni casi l’intera regione iranica. Con riferimento allo Stato, il nome P. è stato usato fino al 1935, quando fu adottato ufficialmente Iran.
La forma Perside si trova usata presso gli storici antichi per indicare la regione su cui regnavano i Persae, cioè gli Achemenidi. Nel Medioevo, per le condizioni politiche instabili, il nome non indicò un’entità geografica ben definita, ma approssimativamente l’estensione dell’Impero achemenide (includendo perciò anche Afghanistan e Belucistan) con cui venne poi a coincidere l’Impero sasanide. Gli Arabi adattarono il nome originario in Fārs (o Fārsistān) che oggi indica solo una provincia iraniana.
Guerre persiane Conflitti che nel 490-478 a.C. opposero le città greche all’impero persiano. Precedente immediato della prima guerra fu l’insurrezione delle città ioniche dell’Asia Minore contro il dominio persiano, appoggiata (498 a.C.) da Atene ed Eretria. Più che l’intervento in aiuto degli Ioni ribelli, causa delle guerre fu l’imperialismo persiano cui i Greci seppero contrapporre un’unione compatta, sotto la guida spartana, quale mai più si realizzò nella loro storia. Fallito un tentativo di invasione della Grecia nel 492, due anni dopo Dario inviò una spedizione marittima che, sbarcata nell’Attica al comando di Dati e Artaferne, fu sconfitta a Maratona da 10.000 Ateniesi coadiuvati da 1000 Plateesi.
Dieci anni dopo Serse, figlio di Dario, tentò nuovamente l’invasione (seconda guerra) con una manovra combinata: l’esercito, superato l’Ellesponto, procedeva lungo il litorale della Tracia mentre la flotta costeggiava a protezione delle truppe in marcia. Nell’autunno del 480 l’esercito persiano si apriva con gravi perdite il cammino attraverso le Termopili difese da Leonida con un esiguo contingente, mentre una battaglia navale di esito incerto si svolgeva tra Persiani e confederati greci al promontorio dell’Artemisio. I Greci, dopo le Termopili, abbandonarono la Grecia centrale organizzandosi a difesa dell’Istmo di Corinto: la vittoria navale greca di Salamina costrinse Serse a tornare in Asia col grosso dell’esercito. L’anno successivo (479) Mardonio, al comando delle truppe rimaste in Grecia, fu sconfitto a Platea dalle forze confederate elleniche.