Rama, Edi. – Uomo politico, artista e saggista albanese (n. Tirana 1964). Insegnante di Lettere presso l'Accademia delle belle arti di Tirana, ha intrapreso la carriera politica nel Partito socialista, di cui dal 2005 è presidente, ricoprendo la carica di ministro della Cultura, della gioventù e dello sport tra il 1998 e il 2000; sindaco di Tirana dall’ottobre 2000 al luglio 2011, nella capitale ha realizzato importanti interventi di riqualificazione dell’assetto urbano ampliando le aree destinate al verde pubblico, provvedendo alla demolizione di chioschi e accampamenti abusivi sorti dopo la caduta del comunismo e colorando in vivaci policromie le facciate dei palazzi, ciò che ha prodotto nei cittadini una nuova percezione e fruizione degli spazi collettivi. Propugnatore di un modello politico di matrice europeista, alle elezioni politiche tenutesi nel giugno 2013 la coalizione di centro-sinistra da lui capeggiata ha ottenuto il 53% delle preferenze, guadagnando 84 dei 140 seggi disponibili nel Parlamento contro i 56 assegnati alle forze di centro-destra coalizzate attorno al premier uscente S.Berisha, cui R. è subentrato nella carica. Intellettuale a tutto campo, propugnatore dei valori estetici come chiave per raggiungere obiettivi politici, R. si è dedicato alla pittura, esponendo a New York, Parigi, Berlino, ha prodotto il cortometraggio Dammi i colori (con A. Sala, 2003) ed è autore di alcuni saggi sulle realtà sociopolitiche albanesi, tra cui vanno citati Refleksione (con A. Klosi, 1992) e Tiranë: Botimet Dudaj e Kurban (2011). Il regista albanese A. Sala ha dedicato a R. il documentario Dammi i colori, girato nel 2003 e presentato dieci anni dopo al Festival Artecinema, in cui ricostruisce il senso artistico e politico degli interventi architettonici e cromatici da lui realizzati a Tirana. Nel giugno 2017, a seguito della netta affermazione alle consultazioni legislative del Partito socialista, che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (74 su 140), l'uomo politico è stato riconfermato nella carica, che ha assunto nuovamente per un terzo mandato dopo le elezioni dell'aprile 2021, alle quali i socialisti si sono aggiudicati il 50,5% dei voti e 75 seggi sui 140 del Parlamento.