Edizione
Delle fasi di lavorazione del film l'e. è quella conclusiva: prevede varie tappe e confluisce nella stampa della copia numero 'zero' della pellicola e, a seguito della proiezione di controllo e di eventuali ultime correzioni, nella stampa vera e propria del numero stabilito di copie di pellicola positiva. Queste ultime, in quanto film finito, vengono poi affidate alla distribuzione, che provvede a farle entrare nel circuito delle sale. Può essere anche definita postproduzione.
Il piano di e. suddivide questa fase realizzativa in diverse operazioni scaglionate progressivamente, e coinvolge in primo luogo la competenza specifica della figura del montatore, dato che il periodo del montaggio di un film costituisce tappa importante e delicata, sia sul piano estetico sia su quello tecnico, di questo particolare momento della lavorazione. Infatti, è in sala di montaggio che il film (partito da una struttura basata innanzitutto sulla sceneggiatura e passato quindi per la fase creativa ed espressiva delle riprese) acquista un'organicità ritmico-temporale oltre che un impianto figurativo-narrativo. In collaborazione stretta con il regista e sotto il controllo economico-produttivo del produttore esecutivo, il montatore, con uno o più assistenti, procede alla configurazione della forma tecnico-espressivo-narrativa definitiva dell'opera. Una volta perfezionato quell'artefatto audiovisivo che è il film montato, l'e. prosegue implicando un intrecciarsi di competenze per le successive tappe. Queste sono il doppiaggio o la messa a punto sonora della presa diretta, con l'aggiunta di effetti e musica di commento, e il missaggio delle varie piste del suono. In questa fase entrano in gioco le figure del montatore del suono, del fonico di presa diretta, dell'adattatore dei dialoghi, del direttore del doppiaggio e dei doppiatori, del rumorista, del musicista autore della colonna sonora, del missatore. Dal premontaggio al montaggio definitivo, e dal premissaggio al missaggio definitivo si procede con l'impostazione dei titoli e di eventuali effetti di truka (stampatrice ottica di alta precisione) e al cosiddetto taglio e montaggio della pellicola negativa, seguendo scrupolosamente la struttura di montaggio predisposta dal regista con il montatore.
Nella fase finale la pellicola arriva nei laboratori di sviluppo e stampa dove si controllano e si correggono la luminosità e il colore, si perfezionano i toni fotografici con l'ausilio del direttore della fotografia, si trascrive la banda del sonoro ottico, in modo da ottenere la copia 'zero' per la proiezione di controllo. Con la stampa delle copie del film ha termine la fase di edizione. Dagli anni Ottanta, l'introduzione della tecnologia elettronica e digitale, a partire dal montaggio effettuato non più sul supporto della pellicola ma con la strumentazione on-line del video digitale, ha determinato la possibilità di ammortizzare in parte i tempi e i costi di questa fase di lavorazione del film. *