Storico del diritto (n. Torino 1901 - m. 1983); prof. univ. dal 1926, insegnò storia del diritto a Perugia. Nel 1931 fu dimesso dalla cattedra, come suo padre Francesco (v.), essendosi rifiutato di prestare giuramento di fedeltà al regime fascista; fu reintegrato nell'insegnamento nel 1944. La sua opera più notevole riguarda I sistemi di deliberazione collettiva nel medio evo italiano (1927); è autore di importanti studî monografici sulla storia del principio maggioritario nelle assemblee medievali italiane. Morì suicida.