Geodeta svedese (Stoccolma 1852 - ivi 1923); dapprima fece parte dell'Osservatorio astronomico di Stoccolma (1870-78), fu poi prof. di topografia e geodesia alla Scuola tecnica superiore di quella città. Sostituì, per la misurazione delle basi geodetiche, alle spranghe prima in uso un sistema di lunghi fili metallici di invar, tenuti sospesi sotto una tensione costante ben determinata, ideando a tal fine un apparato flessibile (apparato di J.) che ha avuto grande diffusione anche per la notevole celerità con la quale potevano essere effettuate le misurazioni.