(sved. Stockholm) Città capitale della Svezia (1.582.968 ab. nel 2018) e capoluogo della contea omonima (6.488 km2 con 1.889.945 ab. nel 2005). Sorge sulle rive del fiume Morr e all’estremità orientale del Lago Mälaren, nel punto in cui questo unisce le sue acque con il Saltsjön, uno dei bracci del Mar Baltico. L’abitato si estende su un insieme di isole e penisole, separate da bracci di mare, specchi d’acqua e canali.
La parte più antica, l’unica che conservi impronta medievale, essendo stata S. più volte ricostruita in seguito a incendi che nel 17°, 18° e 19° sec. ne avevano distrutto gli antichi edifici in legno, è costituita dalla Stadenmellan Broarna («città fra i ponti») e dalle contigue isolette di Helgeandsholmen (a N) e di Riddarholmen (a O). Il centro si articola in altre quattro sezioni principali: il Norrmalm, il quartiere degli affari collegato con ponti al nucleo più antico; il Kungsholmen, settore amministrativo, su una vasta isola circondata da specchi d’acqua; due quartieri residenziali nell’area urbana centro-orientale; il Södermalm, altra zona residenziale su un’isola rocciosa a S di Staden. Esternamente a questi sono sorti i quartieri residenziali a costruzione estensiva e quelli industriali. Punteggiano la città estesi parchi pubblici, che rendono S. una delle città al mondo con più alta dotazione di verde per abitante. I problemi della circolazione urbana sono stati risolti con il sistema autostradale di svincolo per i sobborghi che giunge nel cuore della città, servita anche da un’estesissima rete di metropolitana e da tre ferrovie suburbane.
S. è il principale centro commerciale e finanziario della Svezia: di primaria importanza le attività connesse al porto, uno tra i migliori del Mar Baltico, sempre libero dai ghiacci e ben collegato alle maggiori città del paese. L’industria è fiorente nei settori metalmeccanico, cantieristico, siderurgico, chimico, tessile e cartario, ma soprattutto elettronico e delle telecomunicazioni: nella località di S.-Kista è operativo uno dei maggiori poli mondiali delle telecomunicazioni, dove si concentrano aziende delle principali multinazionali. Molto sviluppate sono anche le funzioni culturali e quelle del terziario avanzato. La città è servita dal grande aeroporto internazionale di Arlanda.
Fondata nel 13° sec. per ragioni di difesa (contro le incursioni dei pirati) e di commercio (con le fiorenti città della costa meridionale del Baltico), S. acquistò presto importanza. La rocca elevata sull’isola di Stadholm divenne una delle principali fortezze della Svezia e fu spesso sede reale. Porto di esportazione del rame e del ferro estratti nella regione a nord del Lago Mälaren, S. ebbe una vivace vita commerciale sotto il controllo della Hansa, che ebbe parte preminente anche nell’amministrazione della città fino al 1471.
Nel 1520, dopo la conquista della città da parte di re Cristiano II di Danimarca, vi ebbe luogo il massacro dei fautori del reggente Sten Sture il Giovane noto come bagno di sangue di S.; dopo le rivolte guidate da Gustavo Vasa, respinti i Danesi, dal 16° sec. S. può essere considerata la capitale della Svezia; la dinastia dei Vasa diede grande impulso al suo sviluppo. Nel 17° sec. l’alta aristocrazia latifondista trasferitasi a S. vi costruì grandi palazzi gentilizi; sotto la regina Cristina S. divenne uno dei grandi centri culturali d’Europa. A metà del 18° sec. la città contava circa 70.000 abitanti, poi la popolazione crebbe lentamente e solo in relazione allo sviluppo industriale di metà 19° sec. S. si trasformò in una grande città.
Il monumento principale è la cattedrale (13° sec., rimaneggiata nel 14°-15° sec. e trasformata in età barocca). La città vecchia (Gamla Stan), dal caratteristico aspetto medievale, è dominata dal Palazzo Reale (iniziato alla fine del 17° sec. da N. Tessin il Giovane). Vi sorgono il Riddarhuset (Casa dei cavalieri, 1674), classicheggiante, e la Riddarholmskyrkan (Chiesa dei cavalieri, 13° sec.; rimaneggiata), con le sepolture dei re svedesi. Numerose le chiese del 17°-18° sec.; della fine del 18°-inizio 19° sec. sono notevoli gli edifici civili: caserma delle guardie a cavallo; palazzo del principe ereditario ecc. Esempi di edifici negli stili ‘storici’ della fine del 19° sec. sono il parco museo di Skansen (ricostruzione di residenze tipiche della campagna svedese); e il Nordiska Museet.
Nel 20° sec., Romanticismo, classicismo e funzionalismo trovano espressione nelle realizzazioni di R. Östberg (municipio, 1911-23; museo marittimo, 1934), G. Asplund (biblioteca civica, 1920-28), S. Markelius (club degli studenti del politecnico, 1929; sede dei sindacati, 1945-60; uffici per le industrie forestali, 1958-60). Da ricordare anche: il Globen (1988), edificio per sport e spettacoli; i complessi residenziali Drottningen (1985, B. Lindroos) e Minneberg (1986, Brunnberggruppe); l’ambasciata finlandese (2002, Gulichsen Vormala Architects).
Altri musei: Nationalmuseum, Statens Historiska Museet, Östasiatiska Museet, Moderna Museet. Importante la Biblioteca Reale.
Scuola di S. Scuola di pensiero economico che si è interessata prevalentemente all’analisi dinamica dell’equilibrio. Durante il periodo più fecondo di attività della scuola (1927-37) i suoi esponenti più rappresentativi, G. Myrdal, D. Hammarskjöld, B. Ohlin e E. Lundberg, introdussero le aspettative nella determinazione teorica dell’equilibrio, costruirono modelli di equilibrio intertemporale, e analizzarono situazioni di disequilibrio sul mercato dei beni.
Sindrome di S. Sequela di sintomi psicofisici conseguenti a un sequestro (politico, terroristico o criminale). Per la prima volta osservata dopo un sequestro avvenuto in una banca di S. nel 1973, è caratterizzata dall’instaurarsi nei sequestrati di sentimenti positivi di simpatia e anche di intenso affetto verso i sequestratori.