Informatico e attivista statunitense (n. Elizabeth City 1983). Dopo aver lavorato nell’ambito della sicurezza per conto della National Security Agency, è stato reclutato dalla CIA per occuparsi di sicurezza informatica. Nel 2013 è stato assunto da un'azienda di tecnologia informatica consulente della NSA, la Booz Allen Hamilton. Nello stesso anno S. ha rivelato migliaia di documenti segretati della NSA ai giornalisti del Guardian, che svelavano l’esistenza di un programma di intelligence di sorveglianza di massa in tutto il mondo, denunciando così violazioni della privacy, della libertà di informazione e reti di spionaggio. Tra i programmi di intelligence messi a disposizione del grande pubblico quello di intercettazione telefonica tra Stati Uniti e Unione europea riguardante i metadati delle comunicazioni e di controllo della rete Internet da parte delle agenzie. Gli Stati Uniti hanno accusato l’informatico di reati quali furto di proprietà governative e spionaggio, revocandogli il passaporto. Nel 2013 la Russia ha dato a S. il diritto di asilo e l’Unione europea nel 2015 lo status di rifugiato politico. Dal 2016 è presidente della Freedom of the Press Foundation e nello stesso anno O. Stone ha diretto il film a lui dedicato Snowden. Del 2019 è la sua autobiografia Permanent Record (trad. it. Errore di sistema).