ELISIONE
L’elisione è la soppressione (dal latino elisionem ‘ferita’) della vocale alla fine di una parola davanti alla vocale iniziale della parola successiva
l’amore (anziché lo amore)
L’elisione è segnalata nello scritto tramite l’➔apostrofo.
Si ricorre all’elisione con diversi tipi di parole.
• Con gli ➔articoli:
– l’elisione è obbligatoria quando l’articolo singolare maschile lo è seguito da una parola che comincia per vocale
*lo amico ▶ l’amico
*lo inizio ▶ l’inizio
*lo esercizio ▶ l’esercizio
– l’elisione è normale ma facoltativa quando gli articoli singolari femminili la e una sono seguiti da una parola che comincia per vocale
la amica ▶ l’amica
la esposizione ▶ l’esposizione
una amica ▶ un’amica
una esposizione ▶ un’esposizione
– l’elisione è possibile, anche se ormai rara e da evitare per via del gusto arcaizzante che caratterizza queste scelte, con gli articoli plurali gli davanti a parola che inizia per i (gl’indigeni) e con le davanti a una parola che comincia con una qualsiasi vocale (l’eliche).
• Con le ➔preposizioni articolate
*dello occhio ▶ dell’occhio
*nello atrio ▶ nell’atrio
• Con la preposizione di
d’altro canto
la proposta ha un qualcosa d’avvincente
• Con i ➔pronomi personali atoni lo, la, mi, ti, ci, si, vi, ne, ve
la ho visto ▶ l’ho vista
lo ho cercato ▶ l’ho cercato
si arrende ▶ s’arrende
• Negli aggettivi ➔numerali cardinali e ordinali
cento anni ▶ cent’anni
la sest’ultima volta
• Con questo, quello, alcuna, quanto
questo avvenimento ▶ quest’avvenimento
quanto altro ▶ quant’altro
• Con po’ (poco)
un po’ di pane
ne voglio un po’
Inoltre, in alcuni casi la caduta di una vocale per elisione porta all’unione di due forme in un’unica parola:
– con il prefisso ri- davanti a parola che inizia per a
ravvedersi (ri + avvedersi)
– nella composizione di alcune parole (base + suffisso)
elegantone (elegante + one, con elisione della -e finale della base).
VEDI ANCHE troncamento