Giurista (Ascoli Piceno 1834 - Roma 1880); prof. di diritto civile nell'univ. di Modena, poi (1870) in quella di Roma; consigliere di Stato (1876), quindi (1877) alla Corte di cassazione di Roma; socio corrispondente dei Lincei (1878). La sua opera maggiore, lasciata incompiuta, è il Codice civile italiano commentato (15 voll., 1870-85; 6a-8a ed., a cura di G. Venzi, 1927-30). Ebbero molta fortuna le sue Istituzioni di diritto civile italiano (5 voll., 1867-70; 5a ed., a cura di G. Venzi, 1914-24). Diresse (dal 1874) la Giurisprudenza italiana; pubblicò un Repertorio generale di giurisprudenza civile, penale, commerciale ed amministrativa del Regno (1876) e una Raccolta delle leggi speciali e convenzioni internazionali del Regno d'Italia (1878). Trattò anche di storia giuridica, in uno Studio storico sulla successione legittima dalle XII Tavole al codice civile italiano (1870).