In generale, i cristiani che praticano la continenza (gr. ἐγκράτεια) secondo una dottrina molto antica, che precede le origini del vero e proprio ascetismo monastico. Essa discende dalla concezione dualistica gnosticizzante, che distingue nettamente lo spirituale (bene) dal materiale (male) e quindi cerca di evitare ogni atto che implichi condiscendenza alla parte materiale dell’uomo, come le relazioni sessuali (anche all’interno del matrimonio) e il mangiare carni e bere vino. Risentono dell’influenza delle dottrine degli e. molti testi della letteratura cristiana, soprattutto quelli monastici.