Architetto e disegnatore (Lione 1727 - Parma 1801); si formò a Lione, Parigi e, ottenuto il Grand Prix (1745), giunse a Roma dove fu anche in contatto con G. B. Piranesi. Di nuovo a Parigi (1750), disegnò alcune tavole per il Recueil d'Antiquités del conte di Caylus. Chiamato a Parma nel 1753, architetto delle Fabbriche ducali e insegnante dell'Accademia, svolse un'intensa attività (dai progetti urbanistici all'architettura effimera, al disegno di costumi per feste), testimonianza dei suoi vasti interessi che combinano una fantasia tardobarocca con una modernità classica e razionale. Dopo aver lavorato al Palazzo Ducale di Colorno (1753-55, Veneria, grande sala, progetto di cappella), a Parma ristrutturò la Piazza Grande con la nuova facciata di S. Pietro (1759-60), tra il 1760 e il 1770 lavorò al Casino dei Nobili (facciata), allo Stradone con il Casino, agli acquedotti, alla Biblioteca Palatina, al Palazzo del giardino, a quello dei Ministeri, oltreché al Palazzo Ducale. La sua abilità di disegnatore emerge dalla Suite de Vases (1764) e dalla Mascarade à la Grécque (1771), incise da B. Bossi. Pubblicò un Ragionamento sopra la prospettiva (1758) e stilò un progetto di riforma dell'Accademia (1781).