Epiro
Regione della Grecia nordoccidentale, prevalentemente montuosa, affacciata sul Mar Ionio. Nella seconda metà del 5° sec. a.C. tra le varie stirpi indipendenti abitanti l’E. si affermarono i molossi. Dopo la metà del 4° sec. prevalse la dinastia molossa degli Eacidi, che aveva unificato gran parte della regione nella Lega degli epiroti, e con Pirro il regno di E. raggiunse nei primi decenni del 3° sec. la maggiore estensione e potenza. Alla sua morte (272) il regno si ridusse agli antichi confini e nel 231 la monarchia fu soppressa e si instaurò la repubblica. Sottomesso dai romani nel 168 a.C., fu annesso alla provincia Macedonia. Con la quarta crociata e la creazione dell’impero latino d’Oriente (1204), mentre Venezia occupava Durazzo, nel territorio rimanente si costituì sotto Michele I Angelo Comneno (1205-14) il Despotato d’E., con capitale Árta. Il nuovo Stato entrò subito in urto con i bulgari e con i Paleologi di Nicea: il successore di Michele Angelo, Teodoro Angelo (1214-30), impadronitosi di Tessalonica, nel 1230 fu battuto dai bulgari e abdicò a favore del fratello Manuele. Michele II Angelo (1237-71) tentò di espandersi in Macedonia, ma incontrò la resistenza di Michele Paleologo. Nel 1279 Niceforo I Angelo (1271-96) riconobbe la sovranità degli Angioini, ma quando nel 1318 gli Angeli si estinsero il despotato si orientò verso Bisanzio. Nel 1358 Stefano Dušan conquistò alla Serbia l’E., eccetto Durazzo, rimasta autonoma. Sul finire del secolo si formarono numerose signorie albanesi, unificate più tardi da G.C. Scandeberg e alla sua morte (1468) annesse dagli ottomani. Dopo le guerre balcaniche (1913) la maggior parte dell’E. fu unita alla Grecia, e la fascia più settentrionale all’Albania. Le rivendicazioni di Atene sull’E. settentrionale si sono placate a partire dagli anni Settanta e nel 1987 la Grecia ha ufficialmente posto termine a ogni rivendicazione territoriale.