Dopo la Seconda guerra mondiale, complesso di provvedimenti con il quale in Italia vennero dispensati dal servizio i dipendenti dello Stato, professionisti e dirigenti di società, che si fossero distinti per attività politica svolta come fascisti o per manifestazioni di carattere fascista compiute in ufficio o fuori di ufficio o per aver dato prova di faziosità fascista o perché nominati all’impiego per soli titoli fascisti, o anche per collaborazione prestata ai Tedeschi dopo l’8 settembre 1943, adesione al partito fascista repubblicano ecc.
L’applicazione delle norme sulla e. era assicurata dall’Alto commissario per l’e.; questa, concepita dapprima come strumento d’una radicale trasformazione della vita pubblica italiana, venne gradatamente attenuandosi sino a ridursi a minime proporzioni.