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erbario

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Libro che descrive le piante medicinali e le loro virtù, accompagnandone la descrizione con illustrazioni. Prototipo dell’e. è il De herbis, attribuito ad Apuleio, di cui l’originale risale forse al principio del 2° sec.; si conservano ancora diversi e. simili, compilati specialmente da monaci farmacisti delle grandi abbazie. A questa categoria vanno ascritte anche quelle raccolte di figure, dette Ectypa plantarum, che si ottenevano aspergendo le piante di nerofumo e imprimendole poi sulla carta. Dopo l’invenzione della stampa si ebbero anche e. stampati (Tractatus de virtutibus herbarum, 1491; e molti altri). Solo alla fine del 15° sec. iniziò l’uso delle piante secche invece del disegno, come si vede in alcuni e. manoscritti, d’uso privato, dove in qualche caso al posto delle figure sono incollati gli esemplari disseccati delle erbe medicinali.

Per estensione, collezione di piante disseccate e classificate, fatta con metodi e scopi scientifici, indispensabile per i confronti necessari negli studi di sistematica e di floristica. Le piante sono fissate su fogli di carta resistente; ogni foglio deve avere un’etichetta (scheda) nella quale sono scritti: luogo e data della raccolta, stazione, natura del terreno, altezza sul mare e altri dati ecologici, nome del raccoglitore e del classificatore. L’istituzione di e. veri e propri, nel senso moderno, benché ancora limitati alle piante medicinali, si deve a L. Ghini, lettore dei semplici medicinali all’università di Bologna (1534-44) e di Pisa. Egli mise insieme e. di piante secche che distribuiva agli studiosi. Questo modo di preparare e conservare le piante si diffuse rapidamente. I più antichi e. tuttora conservati risalgono alla seconda metà del 16° sec.: è da ricordare quello di A. Cesalpino, conservato nel Museo botanico dell’università di Firenze; nella Biblioteca Angelica di Roma vi sono due e.: il primo con 355 piante e il secondo con 1347; nel Museo Aldrovandiano di Bologna vi è quello di U. Aldrovandi con circa 4760 esemplari. Fino al principio del 19° sec. gli e. avevano carattere personale, agli inizi di questo secolo divennero vere istituzioni accademiche, al pari degli orti e degli istituti botanici (ai quali spesso sono annessi), venendo così a costituire veri orti ‘secchi’ dotati degli esemplari tipo (olotipi), costituenti la base di ogni confronto per l’individuazione di nuove specie.

Tra i maggiori e. sono da ricordare quelli dei Royal Botanic Gardens di Kew in Inghilterra (6,5 milioni di fogli), dell’Istituto botanico dell’Accademia russa delle scienze a Mosca (5 milioni di fogli), del Museo di storia naturale di Parigi (5 milioni di fogli), del British Museum di Londra (4 milioni di fogli), del Conservatoire et Jardin Botanique di Ginevra (4 milioni di fogli), dell’Istituto botanico di Firenze (3,5 milioni di fogli, con annessi gli e. Beccari, Chiovenda, Desfontaine, Fiori, Martelli, Paoli, Stefanini e altri), della Harvard University di Cambridge, Massachusetts (3,45 milioni di fogli). Molti e. pubblicano proprie riviste scientifiche; quello di Kew pubblica l’Index Kewensis (iniziato nel 1893 grazie a un cospicuo lascito di C. Darwin), che comprende l’elenco generale, periodicamente aggiornato, dei nomi scientifici e dei sinonimi delle piante vascolari, consultabile on-line. TAV.

Vedi anche
botanica Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità. 1. Origini, prime classificazioni, applicazioni 1.1 Origini. Benché l’interesse per le piante, fornitrici di cibo, legname, fibre tessili, droghe medicinali ecc., sia antichissimo, ... Giuseppe De Notàris De Notàris, Giuseppe. - Botanico (Milano 1805 - Roma 1877), prof. nelle univ. di Genova (1839) e (dal 1872) di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1873), senatore (1876). Nelle sue ricerche sui muschi, le alghe, i funghi, i licheni, dimostrò l'importanza dei caratteri microscopici nella classificazione ... Luca Ghini Medico e botanico (Croara d'Imola 1490 - Bologna 1556). Professore di medicina e di semplici a Bologna, poi a Pisa (1544) e nuovamente a Bologna (1554), fondò l'Orto Botanico di Pisa e, successivamente, quello di Firenze (1545). Fu forse il primo a preparare collezioni di piante per erbario. Esercitò ... Antonio Bertolóni Bertolóni, Antonio. - Botanico (Sarzana 1775 - Bologna 1868), prof. di botanica nell'univ. di Bologna dal 1815 al 1837; la sua opera principale è la Flora italica (10 voll., 1833-54) alla quale collaborarono quasi tutti i botanici italiani, inviandogli piante delle varie regioni. Pubblicò anche una Flora ...
Categorie
  • BIBLIOLOGIA in Strumenti del sapere
  • SISTEMATICA E FITONIMI in Botanica
Tag
  • ROYAL BOTANIC GARDENS DI KEW
  • HARVARD UNIVERSITY
  • BRITISH MUSEUM
  • INDEX KEWENSIS
  • MASSACHUSETTS
Altri risultati per erbario
  • erbario
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Alessandra Magistrelli Raccolta di piante essiccate Gli erbari sono una raccolta di piante seccate e classificate per uso scientifico. La parola erbario ha un doppio significato, può indicare una raccolta di piante essiccate o il luogo dedicato alla conservazione e alla consultazione di tale materiale I ...
  • ERBARIO
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1994)
    L. Tongiorgi Tomasi Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù farmacologiche, spesso accompagnate dai nomi con cui ciascuna essenza vegetale era conosciuta nelle varie lingue ...
  • ERBARIO
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Così si chiama una collezione di piante disseccate fatta a scopi e con metodi scientifici. Oggi ai grandi istituti botanici non sono sufficienti le raccolte personali degli studiosi; essi inviano appositamente nelle regioni meno note esploratori che oltre a piante secche per l'erbario, raccolgono semi ...
Vocabolario
erbàrio
erbario erbàrio s. m. [dal lat. tardo herbarium, nel sign. 1]. – 1. Libro che descrive le piante medicinali e le loro proprietà, accompagnandone la descrizione con illustrazioni; in partic., le opere di tal genere, compilate nel medioevo...
sempliciàrio
sempliciario sempliciàrio s. m. [der. di semplice2]. – Libro che descrive le erbe medicinali e le loro virtù terapeutiche; è sinon. meno com. di erbario (nel sign. 1).
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