Giornalista (Tagliacozzo 1890 - Roma 1955). Dal 1928 al 1939 diresse la Gazzetta del popolo; dall'ottobre 1943 all'aprile 1945 il Corriere della sera. Condannato, per collaborazione coi Tedeschi, a morte e poi a trent'anni di reclusione, successivamente amnistiato, si trasferì per qualche tempo in Argentina.