CASSIRER, Ernst
Filosofo, nato a Breslavia nel 1874, professore nell'università di Amburgo dal 1919. Il pensiero del C., che proviene dalla cosiddetta scuola di Marburgo, era, nella sua prima fase, tutto imperniato sul concetto della misurabilità, e quindi del numero, come principio logico-matematico della conoscenza scientifica. L'ideale del conoscere era costituito dalla fisica come scienza esatta: la quale, più che riconoscere una realtà come data, la trasvaluta in termini matematici per poterla costituire e comprendere in sistema. D'altra parte, la filosofia del C. si è venuta in seguito sempre più interessando a quelle forme di conoscenza (come la lingua, l'arte, il mito) che non appaiono riducibili al tipo della schematizzazione matematica, bensì sono raggruppabili sotto quello della forma simbolica, cioè di un'attività conoscitiva che intende il reale manifestandolo attraverso un elemento sensibile, il quale viene perciò investito di un valore significativo, simbolico. Vero è che questa attività simbolizzatrice del dato finisce poi per non distinguersi troppo dalla stessa attività schematizzatrice e sistematrice della scienza esatta, per lo meno quanto al suo carattere di necessaria alterazione di quella realtà che, comunque, rimane soltanto al di là di essa: e quando il C. si difende da questa istanza appellandosi alla necessità della mediazione spirituale per sfuggire ai pericoli del sensismo e del misticismo, la sua posizione rimane in ogni modo ambigua. Con tutto ciò, quel che più importa nel C. è come, in concreto, la sua dottrina della forma simbolica, applicata alla linguistica, all'estetica, alla mitologia, finisca in sostanza per avvicinarsi alle corrispondenti teorie vossleriane e crociane, arricchendosi per suo conto di una quantità notevolissima di analisi singole, che dimostrano una comprensione dei fatti spirituali, di primo ordine, evidente anche nelle sue indagini di storia della filosofia.
Opere principali: Leibniz System in seinen wissenschafltichen Grundlagen, Marburgo 1902; Das Erkenntnisproblem in der Philosophie und Wissenschaft der neueren Zeit, voll. 3, Berlino 1906 segg.; Substanzbegriff und Funkiionsbegriff, Berlino 1910, 2ª ed. 1922; Freiheit und Form, Berlino 1917; Kants Leben und Lehre, Berlino 1918, 4ª ed. 1921; Zur Kritik der Einsteinschen Relativitätistheorie, Berlino 1921; Idee und Gestalt, Berlino 1921; Philosophie der symbolischen Formen, voll. 2, 1921-1925; individuum und Kosmos in der Phil. der Renaiss., Lipsia 1927.
Bibl.: J. Gordin, in Encyclop. Judaica, V, col. 80-81.