Letterato e pittore (Parigi 1781 - Versailles 1863). Fu un mediocre discepolo di J.-L. David; abbandonata la pittura, divenne critico e giornalista. Per lunghi anni tenne la rubrica della critica d'arte sul Journal des Débats, e nelle battaglie letterarie della Restaurazione fu dalla parte dei classicisti. Notevoli le sue opere di storia dell'arte (Florence et ses vicissitudes, 1837; David, son école et son temps, 1854; Les Beaux-Arts dans les deux mondes en 1855, 1856) e i suoi libri di memorie (Souvenirs de soixante années, 1862, e il Journal, pubblicato soltanto nel 1948). Vivo fu il suo interesse per l'Italia, dove soggiornò nel 1823-24, e per la letteratura italiana, di cui fu in Francia un divulgatore intelligente: si deve a lui la prima traduzione francese della Vita Nuova (1841), ripubblicata poi nel volume Dante Alighieri, ou la poésie amoureuse (1848). Da ricordare anche altri due libri dedicati all'Italia: Donna Olympia [Pamphili] (1842) e L'Italie artistique et littéraire (1851).